Una gita piacevole per tutti, ma davvero speciale soprattutto per loro: i bambini dai 6 ai 10 anni. Perché la Rocca di Angera, abbarbicata su uno sperone di roccia affacciato sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, è un castello medievale per davvero, tanto suggestivo da sembrare uscito da un libro di fiabe. Una cornice storica perfettamente attendibile, anche grazie alla conservazione impeccabile delle strutture, e un posto da sogno per sentirsi principesse (e principi) per un po’.
Sarà per la recente riapertura dopo il lockdown, ma un sabato pomeriggio di fine maggio le presenze erano centellinate (tre/quattro famiglie in tutto oltre a noi). Abbiamo potuto godere la visita in tutta tranquillità, immaginandoci dame e cavalieri nei grandi saloni vuoti, e inerpicandoci sulla Torre Castellana (XII sec), da cui si gode una vista spettacolare sul lago Maggiore. Da segnalare anche il personale gentilissimo, accurato nell’applicare le norme anti COVID, sempre con il sorriso e disponibile a dare informazioni.
Info:
Kilometri da Milano: A8 – 65 km – 1h 05
Da non perdere: il Museo della bambola e dei giocattoli
Consigliato per i bambini dai 6 ai 10 anni
Tappe e variazioni sul tema:
- Parco di Taino, realizzato nel 1991 su progetto di Giò Pomodoro, autore della scultura “Il Luogo dei quattro punti cardinali” al centro del parco. Uno spazio verde che invita alla contemplazione, proteso verso il lago Maggiore ed il Monte Rosa, con un suggestivo punto panoramico. Noi ci siamo fermati per un pic-nic.
- Passeggiata sul lungolago di Angera.
Il castello e il suo giardino: un gioiello dei Borromeo
Eretto fra il XII e XIV secolo, inizialmente di proprietà Visconti, fu acquisito nel 1499 dai Borromeo, che ancora oggi lo possiedono e lo amministrano come un gioiello di famiglia. La struttura fa parte del circuito Dimore Storiche Italiane, del Great Gardens of the World e dei Grandi Giardini Italiani.
In un momento in cui siamo particolarmente affamati di spazi aperti questo castello ci regala anche la vista di uno splendido giardino medievale, realizzato nel 2008 grazie a uno studio di codici miniati e documenti d’epoca. Così, senza sforzo, ci ritroviamo sospesi nel tempo, in una miniatura gotica con vista lago: un paradiso di fiori, erbe officinali, noccioli, cipressi e lecci, un piccolo ruscello e uno stagno con ninfee e pesci rossi. Essenze antiche di melocotogni e melograni rimandano all’epoca cortese, mentre un ombroso pergolato attorno alla fontana deborda di rose profumate.
Dalla Torre Principale (fine XII – inizi del XIII secolo) la vista abbraccia i monti e le sponde del Lago Maggiore: di fronte a noi Arona, mentre fra boschi e prati, a ben guardare, si scorge la mole verde rame del Sancarlone, celebre statua colossale del Santo Borromeo.
Tra le sale della Rocca ci ha incantato la Sala di Giustizia con il ciclo di affreschi trecenteschi dell’anonimo Maestro di Angera, che narrano storie e imprese di Ottone Visconti. Una su tutte la battaglia di Desio, 1277, in cui il vescovo guerriero sconfisse i rivali Della Torre guidati da Napoleone Torriani, sancendo così il dominio della famiglia Visconti sul ducato di Milano. Molto suggestivi anche gli affreschi nella sala delle Cerimonie (prima metà del XV secolo), realizzati dalla scuola di Michelino da Besozzo e portati qui nel 1946 dal Palazzo Borromeo di Milano, distrutto da un bombardamento. Uno degli esempi più importanti della pittura tardo gotica lombarda a soggetto profano.
Il museo della bambola e del giocattolo
Un’altra grande meraviglia di questa visita è stata la scoperta del Museo della bambola e del giocattolo, un viaggio nella storia del giocattolo tra bambole, mobili in miniatura, giochi da tavolo e di società dal Settecento oggi. Fondato dalla Principessa Bona Borromeo Arese, è il più importante nel suo genere in Europa per qualità, varietà e rarità della collezione. Oltre mille bambole con abiti, accessori, servizi da the e arredi di tutti i tipi.
Le bambine che vi accompagneranno e la bambina (o il bambino) che è in voi, ne godranno immensamente!