Camminare fra le corti e i vecchi granai di Ca’Corniani è come muoversi sul set di Novecento di Bertolucci: un salto indietro nel tempo, in un borgo fantasma dove tutto si è fermato: il Campo delle rimembranze, dedicato ai caduti della grande guerra, il Campo delle procurative, la villa, unico ricordo dei vecchi proprietari. Sembra di sentire l’eco delle voci e i passi di chi viveva e lavorava in questo posto, dove una volta 3000 persone avevano lavoro, casa, scuola, servizio sanitario, circolo ricreativo.
Un’esperienza di imprenditoria illuminata di Assicurazioni Generali
Un’esperienza imprenditoriale illuminata, realizzata negli anni ’30 da Assicurazioni Generali. Un’idea che ricorda quella industriale di Crespi D’Adda (in provincia di Bergamo, oggi patrimonio UNESCO), qui applicata all’agricoltura.
La tenuta, oltre 1700 ettari ancora di proprietà di Assicurazioni Generali, è rimasta fiorente, ma il modello è certo cambiato dagli anni ’60, con la meccanizzazione dell’agricoltura e il trasferimento di quel mondo dalle campagne alle città. Nella splendida cantina ristrutturata, un video e una mostra fotografica raccontano questa storia attraverso le testimonianze di chi c’era, di chi se lo ricorda e di chi oggi anima, in modo completamente diverso, questa struttura.
La Ca’Corniani attuale è un’esperienza unica, che coniuga la rivalutazione dell’antico borgo agrario con l’arte contemporanea, in un paesaggio naturale di grande bellezza, da esplorare grazie a una rete di 32 km di ciclabili e a una equipaggiatissima stazione di bike rent.
Le installazioni artistiche delle Tre Soglie
I tre punti di accesso della tenuta, confini simbolici di un luogo in realtà aperto, sono marcati dalle installazioni “site specific” di Alberto Garutti, vincitore del concorso internazionale promosso nel 2017 per questo progetto. La soglia Nord è segnata da un maestoso tetto d’oro su un casale abbandonato. A Ovest l’accesso è indicato da sculture di cani e cavalli, protagonisti della vita dei poderi qui intorno, mentre a Est una grande scritta a LED si illumina ogni volta che in Italia cade un fulmine.
© Copyright Ca’Corniani
Ca’Corniani, storia del borgo agrario
La zona di terreni paludosi intorno a Caorle fu suddivisa dalla Serenissima in appezzamenti, detti “prese”, da vendere all’aristocrazia veneziana. Fu così che prima i Cottoni e poi i Corniani acquistarono la terza e la quarta presa, dove sorge appunto Ca’Corniani, dal 1851 in mano alle Assicurazioni Generali, che ne curarono la bonifica. Qui gli agricoltori trovavano lavoro e usufruivano di un welfare che garantiva alle famiglie abitazioni e servizi, concetto all’avanguardia per l’epoca.
La cantina e la mostra fotografica
Nella cantina di Ca’ Corniani si vendono e si assaggiano i vini di produzione locale. L’edificio è un gioiello architettonico dalla struttura molto particolare: non potendo essere interrata perché sotto al livello del mare, è dotato di camini per catturare le brezze marine, e ricreare il microclima adatto alla produzione del vino.
Nella bella sala al piano terra sono esposte delle foto d’epoca sulla storia della tenuta. Contadini al lavoro, bambini a scuola con grembiulino e fiocco, belle ragazze con i capelli ondulati che sorridono in gruppo, nonostante la guerra, simili a mia nonna, che in quegli anni aveva la stessa pettinatura e forse lo stesso sorriso, in una casa colonica non lontano da qui.
L’idrovora di Ca’Corniani
Ovviamente Ca’Corniani ha la sua idrovora, elemento indispensabile per la bonifica in terre acquitrinose: costruita nel 1880 e recentemente ristrutturata si può visitare in particolari occasioni con guida (in agosto ogni giovedì e venerdì sera su prenotazione).
La Ciclostazione BIKEandGo!
La rete di 32 km di ciclabili all’interno della tenuta è resa fruibile da BIKEandGO, stazione di noleggio bici ed e-bike che fornisce supporto e indicazioni sugli itinerari. Non si può non notare l’imponente edificio marrone verde e giallo, che ospitava negli anni 70 una cantina, oggi adibito a spazio per il noleggio bici e dotato di spogliatoi e docce.
Noi ci siamo stati più volte, come base di partenza per diverse escursioni, prendendo sia bici tradizionali, molto comode e leggere, perfette per i sentieri sterrati all’interno della tenuta, sia le e-bike per tragitti più lunghi nella campagna intorno.
Provare una e-bike e sentirsi un supereroe
Nota per chi (come me fino ad ora) non ha mai provato una bici a pedalata assistita: è come andare su una bicicletta tradizionale, ma con i superpoteri. Senza essere particolarmente allenata mi sono sentita wonder woman percorrendo tranquillamente più di 80 chilometri sotto il sole verso l’oasi naturalistica della Brussa, passando per La Salute di Livenza, Sindacale (comune di Concordia Sagittaria) fino a Vallevecchia, ingresso della Brussa, il ritorno passando per bosco delle Lame, Marango e Ottava Presa.
case coloniche – sulla ciclabile Campo delle procurative- granai Campo delle procurative – granai Campo delle procurative
Anche i tratti su strada non ciclabile sono generalmente abbastanza tranquilli e c’è spesso la possibilità di svicolare lungo argini o sentieri di campagna.
Un consiglio: guardate bene sulla mappa il tracciato dei corsi d’acqua: sono tutti navigabili, il che significa pochissimi ponti, quindi se siete in vista della meta ma avete il canale in mezzo, la strada può essere molto più lunga…anche per wonder woman.
Info:
Distanza da Caorle a Ca’Corniani: circa 6 km SP 62
APP Ca Corniani
www.cacorniani.it