Stresa, Villa Pallavicino. Paradiso vista lago.

Villa Pallavicino fra gli alberi secolari
Villa Pallavicino fra gli alberi secolari

Stresa, parco di Villa Pallavicino. Immaginate qualcosa di molto vicino all’idea di paradiso terrestre.

Pavoni, uccelli e animali rari in un giardino di alberi secolari, prati verdissimi, aiuole di fiori colorati, putti di pietra e statue neoclassiche incorniciate da carpini, pergolati di glicine bianca. Un laghetto con due cigni neri e, poco oltre, fenicotteri rosa e due pavoni bianchi intenti a farsi ammirare, come è nella loro natura…

Per la nostra prima uscita da Milano in zona gialla abbiamo scelto una passeggiata immersiva di armonia e bellezza in questo parco affacciato sul lago Maggiore, appena riaperto il 26 aprile per la stagione estiva. La scelta strategica della data, venerdì 30 aprile, in anticipo sulla festività del Primo maggio, all’ora di pranzo di una giornata appannata e nuvolosa, ci ha portato fortuna. Un’attrazione da oltre 60.000 presenze all’anno ci ha accolti come naviganti in solitaria: 20 ettari di parco solo per noi, una famiglia di tre persone e un cagnolino.

Intorno a noi l’esercito gentile e silenzioso degli addetti alla manutenzione, che lavora senza sosta su piante, aiuole e nelle aree che ospitano gli animali. Ci ricordano che nessun paradiso rimane tale senza una cura costante. E qui l’attenzione al dettaglio governa ogni angolo e ogni prospettiva su cui posi lo sguardo.

La villa e il suo parco

  • statua di Eracle in una magnolia del Parco
  • pavone nel parco di villa Pallavicino
  • Villa Pallavicino, pergolato di glicine bianca
  • Villa Pallavicino, pergolato di glicine bianca

La villa che diede inizio a tutto questo risale alla metà dell’Ottocento, fu fatta realizzare da Ruggero Bonghi, statista e filologo napoletano, amico di Manzoni e di Rosmini. Venne poi acquistata nel 1862 dai Pallavicino, da cui prende il nome, che la resero la splendida residenza neoclassica a tre piani che vediamo ancora oggi (solo dall’esterno, perché è rimasta privata e non visitabile). Una facciata elegante e sobria con due bow-window sulla parete orientale, in alto una terrazza con balaustre decorate da statue (fronte lago), al piano terra un basamento dal quale due imponenti scalinate laterali conducono al giardino.

Recentemente (gennaio 2021) la proprietà è stata rilevata dalla famiglia Borromeo, che gestisce alcune delle più belle realtà artistiche e paesaggistiche della zona. Il giardino all’inglese alterna prati, arbusti (bellissime, ancora per poco, le fioriture delle azalee e delle camelie, favorite dal microclima di questo angolo del lago Maggiore) e grandi alberi secolari: il più importante, attorno a cui si sviluppa tutta la proprietà, è un altissimo cedro del Libano, proprio di fronte alla villa. Colpiscono anche le sequoie dall’inconfondibile tronco rossastro, insieme a ippocastani, lyriodendri, aceri, larici, ginko biloba e magnolie. Affacciati sui viali, camelie, ortensie e rododendri, con i loro colori intensi che si stagliano nell’atmosfera brumosa del lago Maggiore, da sempre terra di fiori e cultura botanica.

  • Cedro del Libano a villa Pallavicino
  • Lago Maggiore da villa Pallavicino
  • Parco di villa Pallavicino

Ogni fiore ha la sua (bella) stagione.

  • aiuole nel parco di villa Pallavicino
  • Viole e tulipani a villa Pallavicino
  • Viole e tulipani a villa Pallavicino
  • tulipani a villa Pallavicino
  • Viola fra i tulipani
  • tulipani a Villa Pallavicino
  • tulipani bianchi nel Parco di villa Pallavicino
  • aiuole di tulipani a villa Pallavicino

Se aprile è il tempo di azalee camelie, tulipani e viole, e noi ne abbiamo ammirato l’ultima fase, maggio è il periodo sontuoso delle rose, che sbocciano nel roseto di inizio Novecento.

Ma il Giardino dei Fiori, orto botanico del parco, riserva delle sorprese sempre nuove durante tutta l’estate: le aiuole con fioriture sempre nuove promettono, da giugno a settembre, lo spettacolo di hibiscus, begonie, salvie, dalie, zinnie.

  • Giardino dei fiori a villa Pallavicino
  • Giardino dei fiori a villa Pallavicino
  • Giardino dei fiori a villa Pallavicino, fontana

La fattoria: incontro ravvicinato con gli animali nel rispetto della natura

  • Alpaca nella fattoria di Villa Pallavicino
  • Lama nella fattoria di villa Pallavicino
  • Daini e caprette nella fattoria
  • pavone nel parco di villa Pallavicino
  • Pavoni bianchi a villa Pallavicino
  • Fenicotteri rosa in un laghetto del parco
  • Fenicotteri rosa in un laghetto del parco
  • pavone bianco sulla fontana del parco, lago sullo sfondo

Passeggiando fra le gabbie che ospitano gli uccelli e i pavoni in libertà che percorrono viali e i prati all’inglese, si raggiunge la fattoria dedicata ai mammiferi. Momento magico per i bambini. L’idea di creare uno zoo con animali esotici fu della marchesa Luisa Pallavicino, che negli anni Cinquanta trasformò il giardino in museo faunistico e lo aprì pubblico. Oggi il concetto è un po’diverso. Con la gestione Borromeo, a partire 2017 sono stati effettuati interventi di miglioramento e recupero della struttura: la fattoria ospita esemplari selvatici di mammiferi salvati dalla guardia forestale, che non sopravvivrebbero se reimmessi in libertà. Come la volpe Fanta, abbandonata dalla madre messa in fuga dai cacciatori, e adottata dal parco (in realtà noi non siamo riusciti a vederla, forse riposava nella tana…).

Nell’area riservata agli animali ci si imbatte in un incontro ravvicinato con capre orobiche e tibetane, pecore, muli alpaca e lama, asini, daini pomellati (avete presente Bambi?) ospitati in libertà. La volpe, i procioni (orsetti lavatori) e altri animali non avvicinabili sono protetti da ampie gabbie.

Speciale bambini.

Oltre alla fattoria e ai pavoni che circolano liberi nei prati nel parco c’è un’area giochi, una zona pic-nic e una caffetteria. Strategici per godersi una giornata all’aria aperta.  Su richiesta sono possibili attività didattiche (scuole@isoleborromee.it) e feste di compleanno (eventi@isoleborromee.it)

Informazioni e consigli:

Orario: 10-18,30

Prezzi: 12 euro adulti, 8 euro ragazzi, 3 euro baby  

Come arrivare: dall’autostrada A26 il navigatore vi suggerirà l’uscita di Carpugnino, costringendovi a una serie infinita di tornanti per scendere al lago. Meglio optare per l’uscita successiva, Baveno, e tornare indietro svoltando a destra sul lungolago: poco dopo Stresa incontrerete la villa sulla vostra destra e il parcheggio a bordo lago.

Animali: se ci andate con il vostro cane, sappiate che non potrà entrare nella parte della fattoria, dove gli animali vivono in libertà.

Info: https://www.isoleborromee.it/parco-pallavicino/

Dove dormire: se volete approfittare per passare il weekend e godervi al massimo l’atmosfera del lago potete optare per il camping Conca d’Oro di Feriolo, scegliendo l’opzione lodge o mobilhome. Noi ci siamo stati la scorsa estate e ci è piaciuto. https://www.viaggivicini.it/glamping-riserva-naturale-di-fondotoce/

Roberta Ferraro, blogger e travel designer. Racconto straordinari luoghi vicini, posti speciali che si distinguono per arte, natura e cultura. Perché se apriamo gli occhi su quello che abbiamo intorno a noi, l’avventura è a portata di mano. Seguimi per trovare ispirazione per weekend, gite e vacanze.